lunedì 24 giugno 2013

Questa generazione di cittadini italiani è l'ultima!

Per sconfiggere il tiranno globale



Pubblicato su Babilonia la Grande - di Simonetta Castellano


E' una questione di logica: per pensare di poterci difendere dal potere globale dobbiamo avere un'alternativa che sia quantomeno universale.

Si contendono il governo mondiale a destra e a sinistra,volendo attirare gli italiani a schierarsi o con i tedeschi o con gli americani, illudendoli che allearsi con lo straniero sia la scelta necessaria. Ma è solo per nascondere che nessuna potenza straniera farà mai gli interessi dell'Italia. 

Noi ci dibattiamo cercando una via di fuga dallo stritolamento in atto, ma demonizzare l'asse Draghi-Merkel o osannare il tribuno del popolo Nigel Farage non sposterà di una virgola il destino segnato degli italiani: essere la preda. Non è che l'obiettivo tedesco sia il bene dell'Italia, e non è che Farage non dica cose condivisibili. Il punto non è questo.

Il punto è che ci stordiscono nella contrapposizione tra destra e sinistra, nello schierarsi tra tedeschi e americani, tra europeisti ed euroscettici, perché siamo la preda ambita di chi vuole vincere la gara del controllo globale.

I filotedeschi difendono il feudo europeo per i banchieri locali, mentre i filoamericani consegnano il feudo ai banchieri d'oltre oceano.

Non dobbiamo essere per forza filotedeschi o filoamericani per essere nel gioco. Dobbiamo iniziare ad essere filoitaliani per chiamarci fuori dai giochi di potere mondiali. Altrimenti, inutile illudersi: non c'è scampo.


Ma come si fa a non ispirarsi alla Germania o agli angloamericani per capire cosa fare per uscire dalla crisi integrale che ci attanaglia? 
Se vogliamo pensare italiano a chi dobbiamo guardare? L'Italia è sempre stata il feudo di qualcuno, gli italiani si sono formati sulla mentalità di dover capire chi fosse il padrone meno feroce con cui schierarsi. Non ci sono punti di riferimento per un pensiero socio-economico italiano. 

Per superare l'ispirazione globale, che ci viene inoculata dai mass-media e dalle tecnologie di condizionamento mentale satellitare, abbiamo bisogno di una ispirazione superiore, cioè quantomeno universale. Per iniziare a pensare italiano dobbiamo sottrarci al bombardamento esterno e rientrare in noi stessi. Lì, dentro di noi, c'è il collegamento con l'ispirazione universale che ci salverà.

Ritrovare il pensiero della propria identità, personale e italiana, collegandosi interiormente con l'ispirazione universale è il compito di questa generazione: perché questa generazione di cittadini italiani è l'ultima. Le generazioni che seguiranno se continuiamo a farci ipnotizzare dalla guerra tra tedeschi e angloamericani, saranno generazioni di cittadini globali. 

Schiavi dei banchieri, transumanizzati, mentalmente condizionati.